Ci sono giovani che a volte celebrano con la comunità cristiana e vi trovano cose interessanti. Ma si incontrano pure con simboli che non capiscono. 

Una ragazza che ha contatti rari con le liturgie cristiane, racconta: “Dovete sapere che anche il mio Dio è sempre con me, perché è praticamente la mia coscienza; non sono religiosa, ma ho una spiritualità mia, che non si discosta molto da quella cristiana. La chiesa non mi piace, perché pone dei fiori recisi accanto a Cristo su un altare, e non Cristo accanto ai fiori che crescono sulla terra! Se tutto il mondo è la casa di Dio, perché dovremmo costruirgliene un’altra noi?” 

La testimonianza è semplice, un po' bizzarra, ma il problema è serio: questa persona non disdegna di dirsi credente, ha forte affinità con quella che lei considera la fede della chiesa, ma non riesce a capire la simbolica dei riti accostata alle sue convinzioni personali.